Tipo: corridore a 3 punti
Longueur: 6,04 m
Largeur: 2,30 m
kg 900: Peso
Numero di posti: 1
Motore: Chrysler 383 Big Block
Tipo: 8 cilindri V
Cilindrata: 6.2 l.
Potenza: ca. 500 cv.
Carlo Timossi, che nel 1950 fondò il suo cantiere sul lago di Como, rimase attivo fino agli anni '1980. Costruttore meticoloso alla costante ricerca della precisione e della qualità, Timossi lavora solo su ordinazione. La sua produzione si estenderà alle lussuose utilitarie da gran turismo ma il suo nome rimane soprattutto legato ad una linea di potentissime tre punti da corsa il cui nome è diventato il riferimento indiscusso dal 1952 al 1975. Le famose barche da record dei primi anni '1950, quella di Achille Castoldi con motore Ferrari V12 Arno XI o la favolosa Laura III di Mario Verga equipaggiata con due motori Alfa Romeo 159 hanno segnato il loro tempo. Nel decennio successivo il conte Mario Agusta, già famoso per gli omonimi elicotteri e motociclette MV, creò un imbattibile team di piloti Timossi, più volte campione del mondo con piloti di grande talento come Guidotti, Marchisio, Petrobelli e Crivelli. A cavallo degli anni '1970, la vecchia classificazione internazionale dei corridori in base al peso fu abbandonata a favore di una nuova formula basata sullo spostamento. Alla Timossi fu poi affidato l'adeguamento di quattro scafi Celli da 900 kg alle nuove normative e registrò una manciata di nuove commesse corrispondenti allo scartamento ora in vigore. Nel 1971 il gentleman driver Giovanni Cima, proveniente da un'importante famiglia di industriali della carta del Lago di Como, si imbarcò sulla nuova categoria R6 limitata a 7 litri di cilindrata. Il suo nuovo Timossi è alimentato da un Chrysler 8L V6,2. precedentemente guidato su una Facel Vega. Il certificato di conformità è stato rilasciato dalla Federazione Italiana l'11 settembre 1971. Giovanni Cima partecipa in diverse occasioni, tra le altre al Gran Premio della Fiera di Milano e alla corsa Pavia-Venezia. Vince alla sua prima stagione a Pallanza, sul Lago Maggiore, il Campionato Europeo 1971 nella categoria R6. Dopo la sua carriera sportiva, Cima, che dispone di vasti locali, mantiene il suo corridore, senza motore, al riparo nei suoi vecchi stabilimenti fino al 1998. Jean Van Praet ha poi affidato il restauro dello scafo al cantiere di Fioravante Dalo de Côme, specialista dei tre punti delle officine Molinari Racing. Jean Van Praet ha poi fatto consegnare la barca a Ivo Speroni, che l'ha dotata di un Chrysler Big Block V8 della stessa cilindrata del motore originale. Volendo riconnettersi con l'estetica classica dei Timossi dell'epoca d'oro, viene realizzata una nuova carenatura in alluminio con "muso aperto" nella parte anteriore, la famosa presa d'aria conquistatrice dei campioni del mondo degli anni '1960. Jean Van Praet ha poi collezionato premi tra cui un "Best of show" al meeting milanese all'Idroscalo nei primi anni 2000. Questo è uno degli ultimi Timossi costruiti nella categoria più potente e i racer di questo cantiere sono rari.
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