Statua in terracotta rappresentante una figura inginocchiata, braccia incrociate sul busto, la testa e la schiena ricoperte da un mantello su cui sono rappresentati serpenti. Questo mantello ricorda il mantello cartaginese Tanit - mantello da sommo sacerdote? (vedi de Grunne). Secondo l'indagine sul campo condotta da B. de Grunne nel 1984 e nel 1985 nel delta interno del Niger, questa posizione con le braccia incrociate è praticata per chiedere aiuto agli dei.
"Le figure umane ricoperte di serpenti rappresentano personaggi molto importanti che si dice abbiano il potere di comandare i serpenti" (de Grunne, p. 38, doc. 6).
Terracotta allo stato di ritrovamento, non restaurata.
Circa XII-XVI secolo d.C
30 x 14 x 19 cm circa.
Origine :
Abu Sanogo, Bamako, 1980.
Kassoum Sidibe, 1980.
Collezione ABH, Parigi, 1990.
Bibliografia:
B. de Grunne, “Djenné-jeno, 100 anni di sculture in terracotta”, Bruxelles, Donds Mercator, p. 38, n.11.
B. de Grunne, “Ancient terracotta from West Africa”, Louvain la Neuve, 1986, p.62.
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