basanite
Naso e ureo mancanti.
H_16,5 cm
Arte romana, II-III sec
Questa testa dai lineamenti giovanili e idealizzati rappresenta il volto di un re che indossa i nemes e ureus (frammentari).
Il viso ovale, gli occhi a mandorla leggermente incavati ai bordi e bombati all'interno sono sottolineati da grandi palpebre e sottili arcate sopraccigliari.
Il leggero gioco di volumi dona intensità e morbidezza allo sguardo. Il naso destro è parzialmente danneggiato in punta. Le labbra carnose con angoli leggermente discendenti danno un'impressione di severità, dai nemi emergono grandi orecchie finemente scolpite. Sulla sommità del cranio, una zona tonda e appiattita con un foro, suggerendo che il copricapo doveva essere composto da un elemento aggiuntivo ora scomparso.
Questa rappresentazione romanizzata di una testa reale evoca l'ondata lunga dell'egittomania durante il periodo augusteo e adrianeo in seguito alla conquista dell'Egitto da parte di Ottaviano.
La produzione della statuaria egizia accompagna la diffusione dei culti isiaci e osiriaci a Roma e in tutto l'Impero, con la comparsa anche di divinità egizie-romane e rappresentazioni con stili e iconografie sincretiche. In questa nuova tradizione, l'uso di pietre colorate provenienti dalle cave egiziane evoca ancora il rapporto e la percezione dei romani di fronte a questa affascinante cultura.
Per tipologie simili si veda la collezione di statuaria egizia da Villa Adriana oggi conservata ai Musei Vaticani
Testa di sacerdote egizio della stessa epoca nel Museo del Barocco, Roma, inv. MB31
Origine :
Collezione Svizzera. Acquisito dalla Galerie Nefer, Svizzera negli anni '80
TESTA ROMANA DI BASALTO DI UN RE EGIZIO, II SECOLO D.C
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