marmo bianco
Dim. 17 x 17 cm
Grecia, fine V secolo a.C. J.-C.
Provenienza
Ex collezione dello scultore danese JA Jerichau (1816-1883)
Venduto durante la vendita della tenuta nel 1884; sotto il termine "Testa di leone", n°301, elencato nel catalogo
Ex collezione del filosofo danese C. Wilkens (1844-1929)
Ex collezione privata danese, poi per discendenza
Per una fisionomia simile
Metropolitan Museum, New York, 09.221.3
Per le rappresentazioni nel contesto cfr
Tempio di Atena a Paestum, VI secolo a.C. J.-C, blocco di proanao (fig.1)
Museo dell'Acropoli, Atene, elemento del frontone con testa di leone, (fig.2)
Tempio della Vittoria, Imera, Sicilia, V secolo a.C. J.-C., (fig.3)
La rappresentazione dell'animale è caratterizzata da lineamenti emaciati, gli zigomi molto prominenti contrastano con le cavità orbitali infossate e gli occhi molto bombati.
L'arco sopraorbitario e le "rughe del leone" sono ben marcate e conferiscono così una forte espressività alla bestia. La parte superiore della criniera è ancora visibile.
Se si tiene conto delle dimensioni e della naturale inclinazione della testa, questo elemento doveva essere posizionato su una facciata di tipo pronao (fig.1) o grondaia (fig.2-3).
Elemento architettonico greco classico in marmo raffigurante una testa di leone, V secolo a.C
La rappresentazione dell'animale è caratterizzata da lineamenti emaciati, gli zigomi molto prominenti contrastano con le cavità orbitali infossate e gli occhi molto bombati.
L'arco sopraorbitario e le "rughe del leone" sono ben marcate e conferiscono così una forte espressività alla bestia. La parte superiore della criniera è ancora visibile.
Se si tiene conto delle dimensioni e della naturale inclinazione della testa, questo elemento doveva essere posizionato su una facciata di tipo pronao (fig.1) o grondaia, trombe d'acqua (fig.2-3).
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